Sicurezza alimentare, Confeuro: “Allarme fame nel mondo: più agricoltura la soluzione”
“Secondo le stime dell’ultimo rapporto “Lo stato della sicurezza alimentare e della nutrizione nel mondo” (SOFI), pubblicato da cinque agenzie specializzate delle Nazioni Unite, nel 2023, circa 733 milioni di persone hanno dovuto affrontare e soffrire la fame, ovvero una persona su 11 a livello globale. Siamo di fronte a dati assolutamente allarmanti, che non possono e non devono essere sottovalutati. La Confeuro si è sempre battuta per tutelare i piccoli e medi produttori agricoli italiani e internazionali, e crede che il più forte sistema produttivo che riesce ad arrivare realmente ai cittadini delle aree fragili e depresse del globo – come Africa e Asia – sia proprio il settore agricolo: per questa ragione, reputiamo che la strada più concreta per uscire dalla fame e dalla povertà passi attraverso gli investimenti nell’agricoltura nelle aree rurali: nel caso europeo, ad esempio, tramite una profonda riforma della Pac. Inoltre, per costruire sistemi agroalimentari più efficienti, inclusivi e sostenibili è improcrastinabile l’implementazione e l’utilizzo delle nuove tecnologie e della intelligenza artificiale (complementare e non sostituiva dell’uomo) al fine di ridurre e fronteggiare tutti quei cambiamenti climatici e tutte quelle disuguaglianze croniche, che sono i principali fattori alla base dell’insicurezza alimentare. Solo in questo modo si potrà garantire una produzione agricola costante negli anni e prevenire cosi la fame nel mondo. Insomma investimenti nel settore primario e sinergia istituzionale tra grandi potenze globali rappresentano la vera via maestra per sradicare la fame e garantire la sicurezza alimentare per tutti. Confeuro è della convinzione maturata infatti che, se gestite bene, l’agricoltura, la silvicoltura e la pesca possono donare tanto cibo nutriente per tutti e generare redditi adeguati, creando uno sviluppo agricolo centrato sugli essere umani, proteggendo al contempo l’ambiente, e quindi il futuro del pianeta”.
Così, in una nota stampa, Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo